07/03/16

La marcia dello sciopero delle donne è cominciata oggi con il volantinaggio/appello alla FCA SATA

8 marzo, in tanti settori in tutt'Italia, operaie, lavoratrici, precarie e disoccupate fanno lo “SCIOPERO DELLE DONNE”
Anche alla Fca Sata prendiamo posizione, facciamo la nostra parte!


Questa volta, l'8 marzo, invece che chiacchiere ipocrite sulla condizione delle donne, tante lavoratrici più sfruttate, discriminate, oppresse, dicono “Basta!” e scendono in sciopero!
Una lotta che non si fermerà certo nella giornata dell'8 marzo, ma continuerà e si allargherà per imporre a padroni, governo, Istituzioni nazionali e locali, sindacati confederali complici o doppiamente silenti sulla condizione delle lavoratrici, una nostra piattaforma!
Qui, alla Fca Sata, abbiamo tante ragioni per lottare!

Alla FCA SATA i ritmi sono selvaggi: “Come un treno ad alta velocità che non conosce fermate”. “Solo il tempo di montare una vite o un bullone e girarmi e mi trovo fuori postazione” - E noi donne operaie veniamo doppiamente colpite! La Fca Sata mostra che gli ultramoderni sistemi di intensificazione del lavoro di Marchionne (Ergo Uas-Wcm) portano soprattutto le operaie ad una condizione da schiavitù.

Nella Fca siamo stanche dopo poche ore di lavoro. Le pause di 10 minuti sono troppo brevi, i turni stressanti, i carichi di lavoro attaccano anche la nostra salute riproduttiva; dobbiamo poi sentirci anche in colpa, umiliate, pure se chiediamo una tuta blu! Quando si esce dalla fabbrica o nei giorni di riposo non possiamo riposarci, perché a casa ricominciamo con le faccende domestiche, i figli, ecc.

Contro queste condizioni nei mesi passati sono state proprio le operaie a fare le denunce più forti e a cominciare ad avviare iniziative sulla questione emblematica come quella delle tute e su quelle importanti di pause, straordinari, ecc...
Ma, purtroppo, contro il fascismo padronale di Marchionne e soci non bastano denunce e firme, senza lotta i padroni fanno quello che vogliono (come sulla questione del cambio della tuta).

Serve la lotta, e su questo, state sicure, avrete il sostegno di altre operaie, lavoratrici, in Italia.
L'arma che abbiamo e dobbiamo usare questa volta è lo “sciopero delle donne”, che comincia la sua marcia l'8 marzo.

Qui nessuna organizzazione sindacale interna ha voluto proclamarlo, o almeno fare qualcosa. Facciamo appello comunque a fare delle fermate, delle assemblee, delle iniziative dimostrative, PERCHE' LE OPERAIE DELLA SATA CI DEVONO ESSERE! INFORMATECI, CONTATTATECI AL 3475301704.
Noi, che siamo state già l'11 dicembre e con un volantino il 24 febbraio, noi abbiamo raccolto le denunce delle operaie, le iniziative fatte nei mesi scorsi da alcune operaie, proponiamo questi punti, per una piattaforma a cui vi chiediamo di contribuire, per portarla avanti in ogni modo, oltre l'8 marzo - E NOI SAREMO CERTAMENTE CON VOI!

  • le pause devono tornare ad essere di 20 minuti l'una
  • i bagni delle operaie devono essere di più e più vicini alle postazione di lavoro
  • riduzione dei carichi e ritmi di lavoro – No all'Ergo Uas
  • riduzione velocità delle linee per ridurre tempi e ripetitività dei movimenti
  • riposi nei giorni di sabato e domenica, senza riduzione del salario
  • tutela della salute delle donne, miglioramento dei sistemi di sicurezza, a partire dai reparti nocivi (fumo, rumore, ecc); richiesta agli Enti ispettivi di una verifica generale, sotto il nostro controllo!
  • ridurre la concentrazione di lavoratori su alcune linee, perchè anche questo ha a che fare con la dignità delle donne
  • rappresentanti donne dappertutto, Rsu, Rls, decise dalle operaie
  • Assemblee sindacali retribuite delle operaie in più rispetto a quelle stabilite
  • Infine, sulla tuta, non ci rassegniamo. La Fca deve rispettare la nostra dignità!

Lavoratrici dello Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto
Rif. Taranto v. Rintone, 22 - slaicobasta@gmail.com – 3475301704


Movimento femminista proletario rivoluzionario - mfpr.naz@gmail.com

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