17/02/15

8 marzo dedicato alle donne rivoluzionarie curde e alle donne indiane combattenti nella guerra popolare più grande del mondo

Le donne dell'UIKI (Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia) hanno recentemente scritto:

Care Compagne e amiche, vi inviamo questo appello della rappresentanza internazionale del movimento delle donne curde, per chiedervi di dedicare quest'anno le manifestazioni per l'8 marzo alle donne rivoluzionarie delle YPJ (Unità femminili di Difesa del Popolo – Rojava)....”

Le compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario raccolgono l'appello.

Nei mesi scorsi, il 25 novembre, l'Mfpr ha fatto un presidio con striscione all'ambasciata turca al fianco delle combattenti curde contro l'Isis e l'imperialismo, e in ogni nostra mobilitazione abbiamo solidarizzato con le nostre sorelle curde.

Quindi, per noi è naturale nell'8 marzo esprimere solidarietà alle donne rivoluzionarie curde che hanno vinto una importante battaglia con la liberazione di Kobane. E sapendo bene che la lotta non finisce ma deve andare avanti contro il nemico più forte, l'imperialismo, Usa ed europeo e il suo braccio nella zona lo Stato fascista turco.
L'8 marzo, nel percorso portato avanti da alcuni anni di costruire un “ponte” con tutte le donne e le combattenti rivoluzionarie nelle lotte di liberazione, dalla Turchia, all'India, ecc., uniremo – e chiediamo alle compagne curde di fare altrettanto - alla solidarietà con le donne rivoluzionarie delle Ypj, la solidarietà, la conoscenza della grande lotta che stanno facendo le donne indiane, in prima fila nella guerra di popolo che per le dimensioni rappresenta il movimento rivoluzionario più grande del pianeta, dove le zone liberate coprono una grandezza quanto l'Italia, dove le donne sono il 60% delle forze rivoluzionarie combattenti e portano avanti una guerra di popolo, sviluppando una rivoluzione nella rivoluzione contro la triplice oppressione: feudale, patriarcale, capitalista-imperialista.
Una guerra di popolo che influisce e influirà sempre di più, nei prossimi anni, nei rapporti di forza nel mondo tra masse popolari, proletariato e imperialismo e quindi sul futuro di liberazione dei popoli oppressi e della loro maggioranza, le donne.

MFPR
16.2.15

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