24/11/14

Il sindaco di Taranto dà elemosine invece che lavoro - presidio 25 novembre!

L'elemosina non la vogliamo, il lavoro pretendiamo!

Questo grideremo forte domani 25 novembre - giornata mondiale contro la violenza contro le donne -  perchè per le donne negare il lavoro, un salario è anche oppressione violenza, e crea l'humus di dipendenza familiare più favorevole ai femminicidi.
Le Disoccupate Organizzate slai cobas sc di Taranto si devono sentire ancora una volta offendere dal Sindaco Stefano, che in prossimità del Natale, vuol fare la parte del buono e pensare così di mettersi la coscienza, e soprattutto la sua responsabilità di amministratore di questa città, a posto

 Le disoccupate, i disoccupati non sono poveri elemosinanti, ma giovani, donne, uomini a cui viene negato il diritto al lavoro e al reddito, e respingono indignati l'elemosina che chiama a dare il sindaco.

Stefano chiama "passare dalle parole ai fatti" l'appello da lui fatto a aziende, banche, padroncini, "persino amministratori di condomini" di dare uno straccio di lavoretto e qualche soldo durante le feste di natale: "se, ad esempio hanno in programma di fare una pulizia straordinaria dell'androne oppure di sistemare il portone o il giardino possono magari anticipare questi interventi e farli nel periodo natalizio proprio per aiutare chi ha bisogno...  (o) pulizia delle aree contigue agli stabilimenti allo scopo di consentire l'impiego dei disoccupati affinchè questi ultimi possano godere di un trattamento economico, per affrontare un sereno Natale".

E' UNA VERGOGNA!!
E detto in prossimità del 25 novembre è doppiamente un volgare attacco alla dignità delle donne che lottano.

Il lavoro serio e stabile c'è ma è proprio il Comune che non fa niente!
Mentre fa questi vergognosi appelli, Stefano non vuole neanche prendere in considerazione le proposte dei Disoccupati Organizzati Slai cobas per la clausola sociale negli appalti pubblici su lavori di risanamento dei quartieri, delle prossime bonifiche, perchè le ditte vincitrici assumano i disoccupati di Taranto; o la proposta di impiegare i disoccupati per fare realmente una raccolta differenziata porta a porta e avviare un riciclo rifiuti utile per tutta la città; così come Stefano non sta facendo nulla perchè sia applicata anche a Taranto la legge regionale sui "cantieri di cittadinanza"; perfino la questione della pulizia delle aree contigue alle portinerie dell'Ilva potrebbe essere un lavoro continuo, non solo sotto natale, già proposto dai Disoccupati Organizzati, da imporre all'Ilva perchè quelle aree sporche danneggiano lavoratori e la città, ma Stefano la riduce ad un'elemosina del buon cuore dei padroni...

Siamo ai tempi dei sovrani, in cui a Natale lasciavano cadere qualche moneta ai poveri, così loro si sentivano "tanto buoni"!

LE DISOCCUPATE NON CADONO IN QUESTE MISERIE, ABBIAMO UNA DIGNITA' DA IMPORRE E UN LAVORO VERO E UN REDDITO VERO, UN FUTURO DA CONQUISTARE!

ORGANIZZIAMOCI!

CHIAMIAMO LE DONNE A VENIRE MARTEDI' 25 NOVEMBRE DALLE ORE 17 ALLE 20 AL PRESIDIO "CONTRO TUTTE LE VIOLENZE CONTRO LE DONNE" IN VIA D'AQUINO, ang. v. Acclavio

Le Disoccupate Slai cobas SC taranto - 3339199075 - slaicobasta@gmail.com

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