11/05/14

Violenza sulle donne: dalla "patologia" dell'individuo alla patologia del sistema sociale

Dinnanzi ad ogni femminicidio, ad ogni stupro, ad ogni violenza contro le donne può sembrare che non ci siano  altre parole da dire,  ma non è, e non deve essere così perché è necessario continuare a  lottare a tutto campo, sia sul piano pratico che su quello teorico/ideologico, contro quello che è  il prodotto più barbaro della società attuale capitalista e imperialista.

Il recente ed efferato femminicidio della donna crocifissa a Firenze, descritto da tanti quotidiani borghesi come opera di un " mostro"  evidenzia come a livello di massa si vuole continuare a trasmettere l'idea che le uccisioni delle donne, la violenza contro le donne siano  frutto di singole menti malate, di singoli pazzi, di singoli mostri appunto! nell'ambito di una società "sana"; e nel  nostro paese si arriva perfino ad aprire, come si legge nell'articolo riportato sotto, la prima e-clinic per curare gli uomini violenti, quelli che "esprimono difficoltà a vivere rapporti non conflittuali con l’altro sesso" perché "…poco si dice delle patologie che affliggono gli autori di questi abusi: gli uomini. Parliamo quindi di soggetti che non vanno solo opportunamente sanzionati in forza di leggi certe e inequivoche, ma anche curati e seguiti…"

Gli uomini che uccidono le donne, mogli, compagne, figlie, prostitute…, che stuprano, che aggrediscono, uomini che odiano le donne,  sono sì malati ma di una malattia  il cui ceppo infettivo è la società tutta  in cui essi sono immersi

uomini contagiati da questa società moderno fascista che odia le donne amplificando ogni giorno, attraverso la classe dominante, gli attacchi sessisti e maschilisti sia sul piano economico, che ideologico, culturale, sessuale…

uomini contagiati da questa società basata sul potere del capitale che deve mantenere e perpetuare lo status quo di subalternità delle donne  in quanto strumento di riproduzione, cura e da sfruttare per il profitto quando occorre

uomini contagiati da questa società che nelle fasi di crisi in particolare scarica contro le masse popolari   tutte le conseguenze  di essa non solo sul piano economico, lavorativo,  ma anche in termini di frustrazione ideologica  che sempre più spesso per esempio nelle famiglie gli uomini scagliano contro le donne considerate ancora di più una loro proprietà, l'unica! da possedere, controllare e di cui non si accetta l'eventuale perdita

un contagio ampio e rapido di una malattia sociale che non si può "prevenire" o "curare" con una "clinica", sia essa reale o virtuale,  riducendo a specifiche patologie o malattie mentali di singoli individui, come ennesimo tentativo "aggiornato" di continuare a giustificare un sistema sociale marcio e malato spostando l'attenzione dalle vere cause della violenza contro le donne;
una  malattia sociale che solo la cura d'urto della rivoluzione può debellare con la maggioranza delle donne in essa in prima fila .

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Animaonline: la prima e-clinic in Italia per prevenire la violenza contro le donne

Il servizio è pensato per uomini che esprimono difficoltà a vivere rapporti non conflittuali con l’altro sesso. Ma supporta anche parenti, familiari o conoscenti di autori di violenza. Perché prevenire le violenze di genere è meglio che curarle.

Prevenire la violenza sulle donne è un argomento sul quale esiste da tempo un vivo dibattito. Ma troppo spesso quando si parla di violenza di genere si trascura di mettere in luce l’intero spettro delle cause che innescano questo odioso fenomeno. Si dà quindi ampio spazio alla cifra culturale e sociale del dramma e ci si interroga sugli indirizzi di politica penale che andrebbero seguiti, ma poco si dice delle patologie che affliggono gli autori di questi abusi: gli uomini. Parliamo quindi di soggetti che non vanno solo opportunamente sanzionati in forza di leggi certe e inequivoche, ma anche curati e seguiti.
Ed è proprio questo che fa Animaonline: la prima e-clinic in Italia, un centro che offre consulenza psicologica su web sette giorni su sette, per ventiquattro ore al giorno, avvalendosi di una propria piattaforma dedicata.
Questa clinica virtuale accoglie, conforta e segue molte donne in difficoltà, che hanno subito molestie e violenze, ma a differenza degli altri centri esistenti in Italia si sta specializzando in una strategia terapeutica che gioca d’anticipo e serve a prevenire i casi di violenza di genere, curando gli uomini “a rischio”.

La Asl Na1 di Napoli, città dove ha sede l’associazione, ha infatti istituito uno sportello specializzato per andare “Oltre la violenza” e rivolgersi direttamente agli uomini. Il servizio è pensato appositamente per uomini che esprimono difficoltà a vivere rapporti non conflittuali con l’altro sesso. Ma non solo: la consulenza è anche pensata per supportare parenti, familiari o conoscenti di autori di violenza, come anche e operatori di servizi che nella loro pratica professionale entrano in contatto con fenomeni di maltrattamento e di violenza. Lo sportello mette a disposizione professionisti per i tradizionali colloqui individuali e i gruppi di sostegno e di auto aiuto, ma la grande innovazione è la possibilità di offrire a questi pazienti consulenze psicologiche esclusivamente online tramite il portale Anima (www.animaonline.org), per garantire un livello maggiore di anonimato a soggetti che altrimenti nella maggior parte dei casi sceglierebbero di non sottoporsi alla terapia...


@astridnausicaa

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