03/03/14

Messaggio appello alle immigrate in lotta il 1 marzo per un 8 marzo di lotta

Nell'iniziativa di Venerdì 28 febbraio a Milano di presentazione del dossier sullo sciopero delle donne, le lavoratrici, precarie presenti hanno deciso di mandare la solidarietà e un messaggio/appello a unirsi nella ripresa di un 8 marzo di lotta internazionale delle donne
Di seguito il messaggio
 
DALLO SCIOPERO DELLE DONNE ALL’8 MARZO DI LOTTA ROSSO E PROLETARIO

L’8 Marzo non è un appuntamento tra donne in pizzeria o in discoteca, ma significa scendere in piazza per confrontarsi, informare, lottare..perchè  tutta la nostra vita deve cambiare!
Invitiamo le lavoratrici, le precarie, le disoccupate, le immigrate, le studentesse a far sentire tutte insieme la nostra voce contro questo sistema che, ogni giorno, aggrava le condizioni di vita e di lavoro di tutti, ma, in particolare, delle donne che subiscono doppio sfruttamento e oppressione.
Le condizioni di vita difficili delle donne nel lavoro, nella famiglia, nei rapporti personali, lo sono a maggior ragione più difficili per le donne immigrate che, oltre a subire le difficili condizioni che la maggioranza delle donne subiscono, si vedono aggiungere altre sia in termini di più sfruttamento, bassi salari, discriminazioni sul lavoro, il ricatto del permesso di soggiorno, sia in termini di razzismo e più oppressione e, spesso, si trova da sola ad affrontare gravi problemi.
Nella piattaforma dello sciopero delle donne del 25 novembre 2013 abbiamo posto la necessità di lottare e raggiungere risultati concreti su: lavoro a tempo indeterminato per tutte le donne, case per le donne violentate, molestate (non centri rifugio e simili), servizi sanitari gratuiti per le donne
PER QUESTO FACCIAMO UN APPELLO PARTICOLARE ALLE DONNE IMMIGRATE PER SCENDERE INSIEME  IN PIAZZA L’8 MARZO, PER CONTINUARE DOPO L’8 MARZO GIORNATA CHE E’ PROPRIO DELLE DONNE PROLETARIE
Un 8 marzo che unisca in una stessa lotta le donne italiane e le immigrate. Un 8 marzo in cui, come è stato per lo "sciopero delle donne", le operaie, le lavoratrici, le giovani prendano nelle loro mani le iniziative, per ridare dignità storica, verità di classe, perchè l'8 marzo non è di tutte, non è interclassista, ma delle donne più sfruttate e oppresse che sono la maggioranza, delle donne che si ribellano, delle ragazze che vogliono lottare per un altro futuro.

8 Marzo 2014
PRESIDIO davanti al Pirellone-lato piazzale Duca  D’Aosta
A partire dalle ore 11
Per gridare forte tutta la nostra rabbia

Contro la trasformazione dei Consultori in “Centri di supporto alle famiglie”, che privano le donne di strutture pubbliche: un attacco ideologico e pratico contro le donne, che pone al centro la famiglia con il ruolo subordinato in essa delle donne e le priva di una delle poche strutture di riferimento per l’autodeterminazione in tema di maternità
Contro la campagna ideologica, promossa, tra gli altri, dalla Lega, per la riapertura delle case chiuse e l’abrogazione della Legge Merlin
Contro i tagli regionali, provinciali e comunali ai servizi di assistenza per gli anziani che chiaramente scaricheranno sempre più sulle donne il lavoro di cura e assistenza, aggravando una già pesante condizione di prolungata permanenza sul lavoro, data dalla riforma Fornero e peggiorando pesantemente le condizioni di lavoro nella sanità
La Regione Lombardia, negli anni delle giunte Formigoni, si è particolarmente distinta per gli attacchi ideologici, pratici contro le donne. Oggi la "tradizione" continua

Movimento femminista proletario rivoluzionario Milano
Per info e contatti: mfpr.mi1@gmail.com

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