01/12/13

La scintilla dello sciopero delle donne ha acceso i fuochi!

Lo “sciopero delle donne” del 25 novembre contro “femminicidi, stupri, violenze sessuali contro doppia oppressione, doppio sfruttamento delle donne” c’è stato eccome, ed è andato oltre le previsioni. Le scintille hanno cominciato ad accendere tanti fuochi dal nord al sud. Il sentimento prevalente tra le donne che hanno fatto per la prima volta in Italia questo storico sciopero è l’ORGOGLIO! Sono state le operaie la novità più entusiasmante! Le operaie delle fabbriche metalmeccaniche, della logistica, da Bergamo a Bologna, ecc.; in alcuni posti di lavoro hanno scioperato anche in centinaia. Poi le lavoratrici di tanti posti di lavoro, privati e pubblici, precarie, ricattate, umiliate, che il 25 si sono sentite grandi, perchè hanno osato sfidare in mille modi e hanno vinto! Insieme la novità anche delle lavoratrici immigrate che hanno respinto il doppio ricatto. La loro presenza pur se ancora piccola, dopo la strage di Stato di donne e bambini nel mare di Lampedusa, è stata un segnale per dire “Mai più”. Nelle fabbriche soprattutto, le operaie, tante delegate hanno avuto il coraggio di fare lo sciopero delle donne in aperto contrasto e rompendo con la linea opportunista, ipocrita delle segreterie nazionali della Cgil e della loro dirigente, Camusso. Anche questa è stata una scintilla i cui effetti possono provocare un incendio a ripetizione. E l’hanno fatto le donne, in una situazione non di lotta già in corso su singole battaglie in cui spesso matura una lacerazione tra operai e sindacati confederali ma di schieramento sul fatto se le donne debbano o no essere protagoniste di una doppia lotta, di classe e di genere, anche nel movimento sindacale.  
Questa entrata con forza, coraggio, “sfida”, orgoglio, da parte delle operaie, delle lavoratrici che si sono prese in mano lo “sciopero delle donne” trasformandolo da “parola d’ordine” in realtà, sia pure ancora iniziale, dà il giusto segno proletario allo “sciopero delle donne”, uno sciopero che è soprattutto espressione delle donne più sfruttate e oppresse, quelle che non hanno solo una catena da spezzare ma doppie/decine di catene.
L’altra forza dello sciopero in tante città sono state le studentesse. Delle vere e proprie  “zone di esplosione” ci sono state soprattutto al sud. Le ragazze hanno portato nello sciopero, nei cortei tutto il vento fresco delle loro bella ribellione e voglia di lottare, E hanno detto con forza: “ci ammazzano, ci negano il futuro, ma noi non abbiamo paura, noi ci ribelliamo, vogliamo fare una rivoluzione che cambi il cielo e la terra”. E rompendo con i falsi miti e luoghi comuni sulle ragazze, si è levato più e più volte il grido ribelle: “NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI”!
L’intreccio di classe e di genere che porta lo sciopero delle donne è l’arma giusta, “un pericolo” contro padroni, governo, Stato, uomini che odiano le donne; è una “mistura” che può incendiare la prateria. Questo sciopero ha intrecciato la lotta contro i femminicidi e stupri alla guerra generale di classe che questo sistema sociale porta avanti contro le donne, la cui realtà sempre più conferma che la condizione delle donne in una società è la misura del grado di civiltà di quella società e che la lotta delle donne è centrale nella rivoluzione per rovesciare da cima a fondo questo sistema sociale, secondo la concezione e la pratica della ‘rivoluzione nella rivoluzione’, per costruire una nuova società in cui “tutta la vita deve cambiare fino a nuovi rapporti uomo-donna…”. In questo, lo sciopero delle donne in Italia si unisce alla lotta rivoluzionaria delle nostre sorelle in prima fila nelle guerre popolari e mette un’altra importante pietra in quel “ponte” dall’Italia all’India a tutto il mondo che abbiamo cominciato a costruire

PER OGNI DONNA UCCISA STUPRATA E OFFESA SIAMO TUTTE PARTE LESA
PER I FEMMINICIDI NON BASTA IL LUTTO PAGHERETE CARO PAGHERETE TUTTO
DISOCCUPAZIONE, MISERIA, CAROVITA CON QUESTI GOVERNI FACCIAMOLA FINITA
MODERNO MEDIOEVO DOPPIA OPPRESSIONE, DONNE IN LOTTA PER LA RIVOLUZIONE
VIVA LO SCIOPERO DELLE DONNE!!

25 novembre 2013 Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario – Italia

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