02/05/13

Isabel grida forte: “Fatemi abortire per vivere!”

SIAMO TUTTE CON ISABEL

Salvador, “Fatemi abortire per vivere”
Il dramma di Isabel arriva in tribunale

Suo figlio nascerà comunque morto, ma la legge le impedisce d’interrompere la gravidanza
Il vescovo di San Salvador: «E’ uno stratagemma per legalizzare l’aborto, siamo contrari»
di GIAN ANTONIO ORIGHI - MADRID

Il dramma di Isabel, 22 anni, sta scuotendo El Salvador. La giovane donna incinta di 4 mesi, che soffre di Les (Lupus eritematoso sistemico, una grave alterazione del sistema immunitario), e di insufficienza renale, con la salute tanto peggiorata per la gravidanza da mettere a rischio la sua vita

e con il figlio in grembo che nascerà morto perchè anencefalico (senza cervello), chiede disperatamente che le sia permesso l’aborto, che però è sempre proibito nel Paese centro-americano come in Cile, Repubblica Domenicana, Honduras e Nicaragua.

Isabel, che se abortisse illegalmente rischierebbe 8 anni di galera, si è rivolta al Tribunale Supremo, che sta vagliando il caso. Il rappresentante dell’Onu a El Salvador, Roberto Valent, appoggia la sua richiesta, come la ministra della Salute, María Isabel Rodríguez. Amnesty Internacional tuona: ”La sua sopravvivenza dipende dalle autorità e ogni ritardo è crudele e disumano”. Ma il vescovo di San Salvador, José Luis Escobar, è contrario: “Sembra uno stratagemma per conseguire la legalizzazione dell’aborto. Chiedo all’Alta Corte di ricordare che per la Costituzione una persona umana è tale dal concepimento”.

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