04/12/11

5 donne uccise a Barletta... 4 arresti disastro e omicidio colposo


Crollo palazzina Barletta: quattro persone agli arresti (Ansa)Crollo palazzina Barletta: quattro persone agli arresti (Ansa)

Per disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni, quattro persone sono state poste agli arresti domiciliari e un'altra interdetta dall'attività professionale nell'ambito delle indagini sul crollo di una palazzina che a Barletta il 3 ottobre scorso provocò la morte di cinque donne.
Così a distanza di due mesi dal crollo dell'edificio i poliziotti del Commissariato di Barletta e i Carabinieri della Compagnia di Barletta, diretti della Procura della Repubblica di Trani, hanno eseguito le quattro ordinanze di arresti domiciliari e il provvedimento interdittivo dell'esercizio di una professione a carico di altrettante persone ritenute responsabili del grave disastro. Si tratta del titolare e di due dipendenti dell`impresa appaltatrice dei lavori di demolizione dell'area confinante con l'edificio crollato, del titolare dell'impresa di costruzioni proprietaria dell'area su cui sarebbe dovuto sorgere il nuovo stabile e dell'architetto, progettista nonché direttore dei lavori.
Tutti dovranno rispondere a vario titolo di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni. Contestualmente i militari della Guardia di finanza del Gruppo di Barletta stanno notificando un invito a presentarsi al Gip per interrogatorio nei confronti di diversi pubblici ufficiali della amministrazione comunale che dovranno rispondere - a vario titolo - di eventuale omissioni di controllo riferite alla sciagura. Il crollo del 4 ottobre, che uccise quattro lavoratrici di un laboratorio tessile e la figlia ragazzina del titolare, inizialmente fu attribuito a una fuga di gas; poi fu messo in relazione con la demolizione dell'immobile adiacente, che avrebbe compromesso la stabilità della palazzina. www.sole24ore.it

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dal comunicato delle lavoratrici/disoccupate Slai Cobas per il sindacato di classe di Taranto

"...la morte delle operaie di Barletta non è un disastro, ma un assassinio! Noi pensiamo che insieme alla speculazione edilizia e affaristica, quelle morti sia soprattutto frutto del lavoro nero, che vuol dire taglio dei costi del lavoro, del salario come dei costi per la sicurezza. Se le operaie non fossero state in quelle condizioni, non si sarebbero neanche trovate in quel sottoscala a lavorare in locali con le crepe nei muri, senza via d'uscita a norma, ecc., per il taglio sui costi di una piccola azienda ma soprattutto per i profitti delle 'Grandi marche' che incassano “oro” dal “fango”, e, come a Barletta, anche dal sangue delle operaie.
Chi continua a negare il rischio mortale del lavoro nero, intrecciato con la speculazione affaristica dei padroni edili e la mancanza di controlli di Ispettorato, Asl, ecc., il menefreghismo, o connivenza delle Istituzioni, di fatto, come sta facendo il sindaco di Barletta, lo vuole giustificare, normalizzare, renderlo ordinario e scontato, accettabile come unica prospettiva soprattutto al sud, soprattutto per le donne. Ma così non può e non deve essere!

Di fronte alla morte di Giovanna, Matilde, Antonella, Tina, Maria, perchè la loro vita non sia dimenticata, perchè serva ad evitare altre stragi, proponiamo di costruire insieme uno “SCIOPERO DELLE DONNE LAVORATRICI”, per dire Basta!, per sentirci forti, per non accettare questa vita!"

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