30/01/11

Ma bisogna cacciare Berlusconi o solo parlarne?

La questione di Berlusconi sta diventando sempre più paradossale e grottesca.
Da un lato siamo di fronte sempre più ogni giorno all'espandersi e imporsi del moderno fascismo berlusconiano, in maniera sempre più cafona, bestiale, fuori da ogni minimo senso della decenza e di regole ancora esistenti - potremmo dire che "piazza Venezia" oggi viene sostituita, da Berlusconi e dai suoi servi, con il più moderno schermo televisivo, che ci impone il volto di cartapesta di Berlusconi a pranzo, cena, e la sua voce (che fa concorrenza alle più pacchiane imitazioni) che incombe all'improvviso in trasmissioni televisive. Ora questo fascismo mediatico sta facendo anche scuola, e Berlusconi viene imitato anche dai suoi servi, come il Direttore Masi giovedì sera con la telefonata a Santoro ad 'Anno zero'; certo, in maniera pavida, senza l'arroganza del potere di Berlusconi, in maniera appunto da servi, che quando vengono sfidati si ritraggono balbettando, come appunto ha fatto Masi.

Dall'altro, però, a volume di pagine e pagine di giornali, a serate piene di trasmissioni televisive a soggetto unico sulle sex storie di Berlusconi, corrisponde il nulla pratico!
Si sta determinando il fatto che parlarne nella maniera in cui lo stanno facendo i mass media, i giornali, le TV, come i partiti, i politici parlamentari di opposizione, sta servendo non ad accelerare l'unica cosa seria che dovrebbe avvenire: la cacciata di Berlusconi e il suo arresto, ma, all'opposto, a congelare la vicenda, a farne oggetto di scandagliamento di tutti i particolari, perpetuandola, facendone tema di dibattiti da salotti televisivi, sia pur a volte accesi e con qualche "colpo di scena" fuori programma, o tema di contese parlamentari, in cui tutto si dice salvo fare un minimo atto che porti a porre fine a Berlusconi.
Un esempio in questo senso è stata anche la brutta trasmissione di giovedì scorso di 'Anno zero'.
Essa ha avuto il suo momento utile di scontro con il regime solo nella giusta liquidazione fatta del fascistello Masi, che si è dovuto ritrarre. Ma poi più nulla. Ha solo rinnovato il torbido, che chiaramente ce n'è a iosa e sempre peggio; in cui però via via il torbido rischia di autoalimentarsi, di produrre sempre più parole ma alcun fatto, di rendere le masse spettatrici; o rischia di spostarsi da Berlusconi, dalla questione di fondo del "ciarpame politico", dell'uso del potere non solo per fini privati ma per imporre come normale un moderno fascismo con tutte le aberrazioni che lo accompagnano, alle vicende delle ragazze di Arcore, "oggetto di curiosità", verso cui spesso le concezioni espresse non sono molto diverse dall'humus sessista del porco Berlusconi.
Facendo di fatto allontanare la questione di fondo: Berlusconi deve essere cacciato e deve essere arrestato!

Con gli esponenti del PD, dei partiti dell'opposizione e non, siamo poi alla tragedia che diventa farsa, più si fanno indignate dichiarazioni su Berlusconi e meno si fa ciò che normali parlamentari possono e dovrebbero fare: dichiarare fuori dalla Costituzione, dalle minime regole istituzionali Berlusconi e adottare i provvedimenti consequenziali.
Come ieri hanno permesso non facendo alcuna opposizione che si ingigantisse lo strapotere di Berlusconi, oggi miseramente chiedono, al massimo, a Berlusconi stesso che decida di dimettersi, che - "per favore" - se ne vada a casa. E questi sono i più "estremisti"..., perchè gli altri, quelli dell'"opposizione responsabile" chiedono che Berlusconi "pensi al paese".
L'ultima "responsabile" l'abbiamo sentita dal palco durante lo sciopero dei metalmeccanici a Bologna il 27 gennaio, dove Susanna Camusso, parlando di Berlusconi (per non parlare dello sciopero generale) ha detto: «Se la smettesse di occuparsi di cose che lo stanno rendendo lo zimbello del mondo, ci aspetteremmo che facesse il suo mestiere, cioè che chiamasse una grande impresa e chiedesse chiarimenti sugli investimenti».
Tutto questo sta stufando. La gente non può essere costretta a stare in un talk show.
E' questo infame "partito della conciliazione" che tiene in piedi Berlusconi! La forza del moderno fascismo sta in questo partito che più ne parla e più lo alimenta.
Questo "partito", il suo sistema, che comprende anche il sistema mediatico, vuole gran parte della politica economica, delle politiche sociali del governo, solo senza Berlusconi (dalla riforma della scuola, alla riforma del Contratto di lavoro e dello Statuto dei lavoratori; dai provvedimenti antimmigrati alle politiche anticrisi scaricate sui lavoratori e le masse popolari, ecc.); come gli esponenti di questo "partito" sul fronte ideologico, di concezione di vita, di tipo di vita, compresi concezioni e rapporti sessuali, le loro concezioni verso le donne, la questione femminile, sono spesso della stessa pasta dell'utilizzatore finale, solo più "educate e democratiche".

Non è possibile cacciare Berlusconi, con questi e senza liberarsi di questi!

Margherita MFPR Taranto

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