15/03/09

Anche Action denuncia le cooperative rosse

11.03.2009
Comunicato stampa

ACTION OCCUPA LA SEDE DELLA LEGACCOP PER CHIEDERE DI ROMPERE IL CONTRATTO DI GESTIONE DEL CPT DI LAMPEDUSA

Questa mattina ACTION diritti in movimento ha occupato la sede della legacoop,via guattani 9 a roma, noto ente al quale aderiscono due cooperative, il consorzio sisifo e la blu coop che continuano a gestire il cie, ex cpt di Lampedusa, dove vengono rinchiusi centinaia di immigrati in condizioni disumane.
Dal 2007, quando è stato vinto l’appalto queste due cooperative continuano ad essere complici di un disumano progetto di “accoglienza”, che calpesta i diritti umani e la dignità.
IL PRESIDENTE POLETTI della LEGACOOP SICILIA HA DICHIARATO NEL 2007: “finchè i cpt esistono è chiaro che debbano essere gestiti al meglio... per cercare di garantire... un’accoglienza il più possibile degna di questo nome”.
Non è tollerabile che la vita delle persone diventi progetto imprenditoriale, soprattutto quando si tratta di centri come Lampedusa che ci insegnano che il razzismo e la discriminazione sono un’attualità inequivocabile.

Nonostante ciò Lampedusa è scomparsa dai principali mezzi di informazione, quasi fosse la normalità trattare come bestie esseri umani, donne e uomini colpevoli sono di fuggire dalla miseria.
Si tenta di fermare nell’isola tutti i migranti che vi arrivavano, al punto da trasferire in quel lembo di terra persino le procedure di asilo.
Con la commissione territoriale, costretta per qualche settimana ad una improvvisa missione, da Trapani a Lampedusa, una missione poi interrotta di fronte al rischio di una procedura di infrazione davanti alla Corte di giustizia, per la evidente violazione di tutte le normative di emanazione comunitaria in materia di asilo e protezione internazionale.
Adesso la situazione di Lampedusa viene spacciata dal governo come ”ritorno alla normalità”, dopo il rogo del centro di accoglienza trasformato in gran fretta in un centro di identificazione ed espulsione, un rogo innescato dalla disperazione dei migranti rinchiusi per mesi senza un provvedimento legittimo di trattenimento mentre continua la violazione delle più elementari normative sulla sicurezza.

LA POLITICA DEL GOVERNO è DISUMANA e non è tollerabile oltre l’attività del centro.

Questi i motivi che ci hanno spinto a chiedere alla legacoop di imporre alle proprie associate di rescindere i contratti con il ministero per la gestione del centro di Lampedusa.

È ORA CHE LEGACOOP PRENDA POSIZIONE E DICA DA CHE PARTE STA.
Crediamo che la vera sicurezza è garantire i diritti delle persone.
ASSEMBLEA PUBBLICA AL CENTRO SOCIALE LA STRADA VIA PASSINO 24, VENERDì 13 H 16

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